Dopo trent’anni di attività sul territorio di Velletri, prima nella sede di San Clemente e poi presso la Scuola “Cardinali”, l’Unitre come tante realtà associative e accademiche si è ritrovata senza una sede fisica a causa della pandemia. Grazie al lavoro quotidiano del presidente Lamberto Cioci e del suo staff, però, l’università della cosiddetta terza età ha messo a punto un programma che consente agli associati e agli iscritti di avere ogni giorno una lezione diversa a cui partecipare comodamente da casa. Un modo per non lasciare soli gli adulti e gli anziani e garantire una continuità normale in tempi atipici e diversi.
Presidente Cioci, l’Unitre per molti era considerata destinata alla chiusura definitiva con la pandemia. E invece la sede di Velletri è fra le più operative d’Italia con una programmazione forse anche più corposa del passato. Una scommessa?
Oggi tutte le Unitre effettuano ed usufruiscono di lezioni on line in maniera intensa e diffusa; forse siamo stati tra i primi che, per mantenere un contatto con il pubblico, già i primi di Marzo del 2020, quando è stato avviato il primo lockdown totale in Italia, hanno iniziato a produrre quelle che sono state chiamate “Pillole di Cultura per il Coronavirus”. Registrazioni brevi di 15 minuti visibili via YouTube anche sugli smartphone, a volte unico strumento a disposizione dei nostri Associati. Poi alcuni Consiglieri Nazionali, tra cui nostri rappresentanti della Regione Lazio, hanno promosso un progetto molto articolato e complesso che ha portato moltissime Unitre a produrre e usufruire di Corsi On Line nella impossibilità generalizzata di fare lezioni in presenza, considerando anche i rischi connessi alla età degli Associati. La grossa novità è che questi Corsi On Line sono stati, e sono, fruibili ovunque sia l’appartenenza dell’Associato, cosa che non era possibile precedentemente creando così una rete nazionale Unitre On Line. La pandemia ha dato quindi una grossa opportunità per stringere legami operativi e culturali ovunque in Italia. Essendo poi più complesso effettuare laboratori on line, la nostra programmazione si è articolata su cicli di lezioni e conferenze che coprono sostanzialmente tutta la settimana con grande sforzo organizzativo da parte soprattutto della Direttrice Corsi Biancamaria Berardi. Dobbiamo dire un grande grazie poi ai Professionisti e Docenti che ci stanno accompagnando nel quotidiano in maniera volontaria.
Quanto è stato difficile rivolgersi ad un pubblico che faceva della socialità il primo motivo di partecipazione alle attività didattiche? Come avete ovviato al gap tecnico che innegabilmente si è palesato?
Molto complesso lo stare insieme per un pubblico costituito da 70enni, che ha un valore di comunità e socialità indiscutibile e quindi la perdita di contatto si è fatta sentire soprattutto quando accompagnata dalla necessità di saper usare la tecnologia per restare insieme. A volte gli Associati non hanno dimestichezza con la tecnologia e con gli applicativi necessari, anche quando si usano gli smartphone e a volte si conoscono solo gli smartphone e non si dispone di Personal Computer o altri strumenti complessi, e a volte soprattutto i collegamenti sono difficili come fruibilità delle linee di trasmissione dati. Abbiamo cercato di ovviare facendo, nel periodo consentito da Maggio 2020, Lezioni Green, Lezioni all’aperto in sicurezza dedicate proprio alla formazione su strumenti di connessione. I risultati sono tangibili: ora è semplice per gli iscritti collegarsi quotidianamente e ascoltare lezioni e dibattere on line.
Le lezioni telematiche hanno il riscontro, di pubblico e di critica, che vi aspettavate?
Rimangono difficoltà legate alla mancanza di socialità in presenza e alla semplicità nell’uso degli strumenti, ma troviamo, in chi partecipa quotidianamente la soddisfazione di “esserci” mantenendo quel contatto mentre siamo “a casa” e parlare anche con sorrisi senza mascherine.
Qual è il valore della proposta didattica-culturale dell’Unitre rivolto ad una fascia di età fra le più colpite dalla pandemia?
Abbiamo seguito le linee guida degli anni precedenti , dando priorità ai temi Letterari e Artistici in maniera ampia e articolata, al Teatro, alla Storia Contemporanea, al Diritto, alla Sociologia, alla Psicologia, alla Scienza e alla Tecnologia e, su quest’ultima, cercando di rendere semplici e fruibili le enormi potenzialità con Pillole di informatica settimanali proprio per allenare il nostro pubblico nell’uso semplice degli strumenti nel mondo di internet evitando rischi e usufruendo delle enormi potenzialità. Alcuni Corsi sono stati anche offerti on line alle altre Unitre sul territorio nazionale non dimenticando momenti di escursioni nel nostro territorio nell’Ambito del Vulcano Laziale, importanti soprattutto in momenti critici di pandemia. Abbiamo programmato un ciclo di conferenze a tutto campo su argomenti vicini alla nostra vita quotidiana ed ampiamente trasversali.
Ci sono attività in itinere o in cantiere che potrebbero lanciare ulteriormente questo prezioso lavoro dell’Unitre veliterna?
Crediamo che sia sempre più importante coinvolgere le persone anche nelle riunioni a distanza e quindi, farle partecipare a lezioni in cui si chieda di esprimersi su vari argomenti, in cui si stimola la partecipazione attiva , per rendere meno “piatta” la presenza; non è vero che la formazione a distanza sia tutta negativa; anzi ha molti punti di forza sia perché non abbiamo i rischi della pandemia sia perché noi registriamo le lezioni e quindi le persone che non possono partecipare per vari motivi, alla fine riescono comunque a seguire. Pensiamo anche a fare delle interviste on line fatte da nostri docenti a personaggi del mondo letterario e artistico in genere.
Pensate che la città di Velletri e più in generale la cittadinanza abbia recepito la forza del messaggio sociale che mandate?
E’ complicato pensare che nella cittadinanza esistano messaggi che possano giungere ad un pubblico vasto, perché le Associazioni sono tantissime e il modo di comunicazione alle persone va ampiamente diversificato per colpire un pubblico più ampio. Questo comporta una continua analisi e riscontro e una continua proposta di modifica dei contenuti e delle modalità di offerta del servizio. È opportuno pensare ad azioni di divulgazioni più ampie su target diversi di popolazione.
Rocco Della Corte